Il tempo è andato più veloce per te e lo spazio a suo
rimorchio è diventato irraggiungibile .
Neppure ora sai bene dove andare e perché.
Incandescente sorriso alla vita il tuo ,rotto ad un tratto
dalla amarezza dei fatti.
Madre troppo presto e moglie battuta.
Una corsa verso la sicurezza
allontanandoti dalla fanciullezza, diventando presto morta.
Anche gelosa del tuo bel ragazzino pure lui, vivo e spinto e
vinto dal destino in altra terra non so quanto amica, per cercare di fermarla questa
vita, che per voi non doveva aver passato, ma fermarsi nel presente un po’ più
a lungo..
Ti ho subito benvoluta, ho ammirato le tue esperienze, avrei
voluto conservare il tuo bel viso quando vi appariva l’allegria.
Non c’è tempo neppure per una lacrima, la tragedia si
consuma rapida.
Ma hai voluto che il tuo bimbo ricordasse il tuo viso e per
lui, ancora una volta ti sei mossa, ti portano di corsa a mettere le ossa in
una fossa: e tutto questo solo per amore della vita.
Non era questo il ritorno alla tua terra che sognavi , clandestina,
non c’è posto che si compra col lavoro, non c’è vita che si fermi per rispetto.
Non c’è ragione che ci spieghi nulla: il dono è solo una
carezza di sfuggita.
1 Febbraio 2006
1 Febbraio 2006
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